START // Direttive Europee e Normative Italiane: L'Influenza del BIM sugli Appalti Pubblici

Sommario articolo

L'adozione del BIM ha rivoluzionato gli appalti pubblici, influenzata da direttive europee e normative italiane come il Decreto BIM. Questa trasformazione ha migliorato l'efficienza e la trasparenza nei progetti di costruzione, offrendo numerose opportunità di formazione e carriera ai giovani laureati.

by 02 luglio 2024

Introduzione

Negli ultimi anni, l'adozione del Building Information Modeling (BIM) ha rivoluzionato il settore delle costruzioni, influenzando significativamente gli appalti pubblici in tutta Europa, compresa l'Italia. Questa tecnologia digitale non solo ha migliorato l'efficienza e la trasparenza nei progetti di costruzione, ma ha anche creato nuove opportunità di formazione e carriera per i giovani laureati. In questo articolo, esploreremo l'impatto delle direttive europee e delle normative italiane sull'adozione del BIM negli appalti pubblici, analizzando anche le opportunità di formazione e gli sbocchi professionali offerti da questa evoluzione.

Il Contesto Normativo Europeo

La diffusione del BIM nel settore delle costruzioni è stata ampiamente supportata dalle direttive europee. In particolare, la Direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici ha svolto un ruolo cruciale. Questa direttiva incoraggia l'uso del BIM per i progetti di lavori pubblici, sottolineando i vantaggi in termini di efficienza, trasparenza e riduzione dei costi.

"Gli Stati membri possono richiedere l'uso di strumenti di modellazione elettronica dei dati delle costruzioni nelle procedure di appalto per lavori pubblici. L'uso di tali strumenti consente di migliorare l'efficienza e la trasparenza nei progetti."

Questa disposizione ha spinto molti paesi europei, tra cui l'Italia, ad adottare normative nazionali che supportano e promuovono l'uso del BIM.

Le Normative Italiane sull'adozione del BIM

Rispondendo alla direttiva europea, l'Italia ha introdotto il Decreto Ministeriale 560/2017, noto anche come Decreto BIM. Questo decreto stabilisce una roadmap per l'implementazione obbligatoria del BIM negli appalti pubblici, articolata in fasi progressive:

  • 2019: Progetti oltre i 100 milioni di euro
  • 2020: Progetti oltre i 50 milioni di euro
  • 2021: Progetti oltre i 15 milioni di euro
  • 2022: Progetti oltre i 5 milioni di euro
  • 2023: Progetti oltre il milione di euro
  • 2025: Obbligatorietà per tutti gli appalti pubblici

Questa normativa rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione del settore delle costruzioni, richiedendo l'adozione del BIM per una vasta gamma di progetti pubblici.

Opportunità di Formazione nel BIM

Con l'aumento della richiesta di competenze BIM, sono emerse numerose opportunità di formazione per i giovani laureati. Le università e gli istituti di formazione professionale offrono una vasta gamma di programmi e corsi che coprono vari aspetti del BIM, dalla modellazione 3D alla gestione dei dati. Ecco alcune delle principali opportunità:

  • Laurea Magistrale in Ingegneria Civile e Architettura con specializzazione in BIM: Molti atenei offrono corsi di laurea magistrale che integrano moduli dedicati al BIM, fornendo agli studenti una preparazione completa nel campo della progettazione e gestione delle costruzioni digitali.
  • Corsi di Formazione Professionale: Enti di formazione privati e associazioni professionali propongono corsi specifici per professionisti del settore, come ingegneri, architetti e geometri, che desiderano aggiornare le loro competenze.
  • Master e Corsi Post-Laurea: Master in BIM Management o corsi avanzati post-laurea sono disponibili per laureati che vogliono specializzarsi ulteriormente, sviluppando competenze avanzate nella gestione di progetti BIM.

Sbocchi Professionali nel Settore BIM

Con la crescente adozione del BIM, le competenze in questo campo sono diventate molto richieste. Diversi ruoli professionali sono emersi, offrendo ai laureati opportunità di carriera interessanti e ben remunerate. Tra i principali sbocchi professionali troviamo:

  • BIM Manager: Professionista responsabile della gestione e coordinamento dei processi BIM all'interno di un progetto. Include la supervisione delle squadre di lavoro e l'assicurazione della conformità agli standard BIM.
  • BIM Coordinator: Figura intermedia tra il BIM Manager e il team di progettazione, con il compito di coordinare l'integrazione dei modelli BIM e risolvere eventuali problemi tecnici.
  • BIM Specialist: Esperto nella creazione, gestione e manutenzione dei modelli BIM, spesso coinvolto nella fase di progettazione e sviluppo del progetto.
  • Consultant BIM: Consulente che offre supporto strategico alle aziende per l'implementazione e miglioramento dei processi BIM nei loro progetti.

Questi ruoli richiedono una solida conoscenza tecnica, capacità di lavorare in team multidisciplinari e una continua formazione per mantenere aggiornate le proprie competenze.

Conclusioni

L'implementazione del BIM negli appalti pubblici, guidata dalle direttive europee e dalle normative italiane, rappresenta una rivoluzione nel settore delle costruzioni. Per i giovani laureati, questo cambiamento offre numerose opportunità di formazione e carriera, che spaziano dalla progettazione e gestione dei dati alla consulenza strategica. Investire in una solida formazione nel BIM può dunque aprire le porte a carriere dinamiche e innovative, in un mercato del lavoro sempre più orientato verso la digitalizzazione e l'efficienza.

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